MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE
Chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta
La chiesa parrocchiale di Solaro è dedicata ai santi Quirico e Giulitta che, secondo la tradizione, sono un bambino e sua madre, morti martiri intorno al 304. L'esterno della chiesa è in mattoni rossi; l'internoè diviso in tre navate. Di fronte alla chiesa c'è l'oratorio della confraternita del Santissimo Sacramento, chiamato anche cappella dei morti.
Oratorio della Confraternita del Santissimo Sacramento
realizzata negli anni 1760 su progetto di Biagio Bellotti, che ne decorò anche l'interno con un affresco dell'Addolorata.
Oratorio dei Santi Ambrogio e Caterina
L'edificio fu eretto per volere di Ambrogio Birago, nobile milanese, e della moglie Caterina degli Aminzoni. La posa della prima pietra risale al 1365 e la costruzione fu ultimata entro il 26 marzo 1367, data in cui il notaio milanese Ambrosolo Arese designò il Birago come fondatore dell'oratorio. L'intitolazione ad Ambrogio e Caterina, santi eponimi dei committenti, rende evidente la volontà celebrativa di questi ultimi, come testimonia anche lo stemma dei Birago affrescato sull'altare originale trecentesco. Altro fatto che spinse i nobili all'erezione dell'oratorio fu la pestilenza che colpì la zona nel 1361.
Nel XVII secolo l'oratorio venne restaurato e fu aggiunto un piccolo campanile a vela con una campana raffigurante le immagini dei due santi, la data del 1675 e l'iscrizione "sit nomen domini benedictum".
Dopo diversi passaggi di proprietà, nel 1896 l'oratorio divenne proprietà della parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta. Nel 1914 l'edificio venne dichiarato di interesse storico-artistico.
Villa Borromeo D'Adda
commissionata nel 1854 dalla contessa Leopolda Kewenhüller, vedova del marchese Febo D'Adda. Realizzata su progetto degli ingegneri Giuseppe Righetti ed Ernesto Bianchi, dal 1988 la villa è di proprietà del comune di Solaro e ospita il municipio.
Palazzo Birago
architettura trecentesca priva di ornamenti e legata al gusto romanico, riconoscibile per la facciata in muratura a vista. Edificio in muratura con solai in legno al piano terra con massiccio portale in pietra che porta al cortile rustico. Dell'antico complesso, costituito dal palazzo, i rustici e il parco, è rimasto solo il corpo principale su strada; il resto è stato sostituito da un nuovo complesso residenziale.
FRAZIONI
Introini, Villaggio Brollo, S. Anna
STORIA
Il Regio Decreto del 4 novembre 1809 decretò la soppressione del Comune di Solaro, annesso a quello di Ceriano. Tuttavia nel Regno Lombardo-Veneto gli austriaci ripristinarono prontamente l'autonomia comunale di Solaro. Quando Solaro entrò a far parte del Regno d'Italia, il Regio Decreto del 9 febbraio 1869 ripristinò, come in svariati altri casi, le disposizioni di quello del 1809, e Solaro si vide nuovamente privata della propria autonomia per essere annessa al Comune di Ceriano Laghetto. Le spinte separatiste rimasero comunque forti, e sfociarono il 20 luglio 1919 nel decreto che ristabilì definitivamente il Comune di Solaro.
Nessun commento:
Posta un commento