Villa Biancardi Vistarini Fu fatta costruire nel 1911 dal Cav. Serafino Biancardi all'architetto Gino Coppedè, là dove in origine probabilmente vi era una struttura fortificata (da qui il nome tradizionale di "castello"). L'egante edificio è situato all'interno di un ampio parco. Si segnala, all'interno, la Sala della caccia, affrescata dal pittore casalese Angelo Prada (1859-1934). L’elemento architettonico più caratteristico è la torre del belvedere. Oggi centro cultura
Santuario della Madonna dei Cappuccini Da ricordare anche il santuario della Madonna dei Cappuccini, sede della parrocchia di Maria Madre del Salvatore, luogo di culto che risale al XVI secolo. Sono segnalati il simulacro della Madonna dei Cappuccini del XV secolo e la tela dell'Ascensione, di Giovan Battista Trotti detto il Malosso.
chiesa parrocchiale dei SS. Bartolomeo Apostolo e Martino VescovoNel Cinquecento l'antica pieve di San Martino fu soppressa e la dignità di prepositurale passò contestualmente alla chiesa di San Bartolomeo, che assunse quindi il doppio titolo di San Bartolomeo e San Martino.
All'inizio del XVII secolo la chiesa fu ricostruita; ne risultò un edifico di forme barocche che si componeva di un'unica navata su cui s'affacciavano sei cappelle laterali.
Torre Pusterla simbolo della città, che è parte della struttura originaria dell'antico castello, non più esistente; è la sede della Pro Loco e ospita numerose rassegne pittoriche.
palazzo Pedroli inizio sec. XVIII - fine sec. XIX
palazzo Cesaris sec. XVII
palazzo Lampugnani sec. XVII
Palazzo Grassi,edificio la cui fondazione risale al XIV secolo.
Parrocchia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria,risalente al XV secolo. La parrocchia fa parte del vicariato di Casalpusterlengo.
FRAZIONI
Vittadone fu attestata per la prima volta nel 1039. Il territorio comunale comprendeva la frazione di Buongodere e Muzzano.
In età napoleonica (1809-16) Vittadone fu frazione di Casalpusterlengo, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
All'Unità d'Italia (1861) il paese contava 749 abitanti.
Nel 1929 Vittadone fu definitivamente aggregata a Casalpusterlengo.
Attualmente, in seguito allo spopolamento delle zone rurali, conta soli 246 abitanti.
Zorlesco fu attestata per la prima volta nel 1039, nel testamento del conte Ilderado da Comazzo. Il territorio comunale comprendeva la frazione di Olza. Una chiesa di San Nazaro è menzionata già nel 1261. Verso la metà del XVI secolo fu eretta la nuova chiesa dedicata ai Santi Nazario e Celso, alla quale fu riconosciuto il titolo di parrocchia nel 1562 da Papa Pio IV.
In età napoleonica (1809-16) Zorlesco fu frazione di Casalpusterlengo, recuperando l'autonomia con la costituzione del regno Lombardo-Veneto.
All'Unità d'Italia (1861) il comune contava 1.919 abitanti. Nello stesso anno il paese fu lambito dalla linea ferroviaria Milano–Bologna, senza che però vi fosse costruita una stazione.
Nel 1929 Zorlesco, insieme a Vittadone, fu aggregata a Casalpusterlengo.
Il centro urbano è attraversato dal Brembiolo. Nei pressi del paese sono tuttora presenti alcuni interessanti esempi di architettura rurale, come la Cascina del lago, la Cascina Olza, e la Cascina Battaglia.
STORIA
Il nome della località deriva dai Pusterla, casata a cui il borgo appartenne nel XIV secolo. Esiste anche una seconda teoria la quale dice che il nome derivi da Casale Pistorum, in quanto in epoca romana furono costruiti dei forni da panificazione. Anticamente, prima di assumere il nome che poi lo contraddistinse, il borgo si chiamò Casale Gausari.
Il borgo, di antica origine, nel XIV secolo fu un possedimento feudale dei Pusterla, ai quali successero (dopo anni nei quali si avvicendarono nobili e capitani di ventura) i Lampugnani (fu il duca di Milano Francesco Sforza a investire del feudo i fratelli Gian Giorgio I e Francesco Lampugnani nel 1450), poi i marchesi Castelli (1665-1695) e infine i Trivulzio. Il paese fu teatro di numerosi fatti d'arme nei secoli XV e XVI; uno dei più importanti avvenne nel 1447, al tempo della Aurea Repubblica Ambrosiana, quando le truppe veneziane per giungere a Milano assediarono il castello (feudatario era Giacomo da Imola). La rocca resse alle aggressioni, mentre Lodi e San Colombano capitolarono. Proprio a Casalpusterlengo si raccolse poi l'esercito di Francesco Sforza; nel 1450 lo Sforza ottenne la signoria su Milano, facendo rinascere il Ducato. I sanguinosi conflitti del tempo trovarono poi risoluzione nella pace di Lodi, il 9 aprile 1454.
Il borgo fu nuovamente al centro dello scenario bellico al tempo delle conquiste napoleoniche; a Casalpusterlengo, in una residenza nobiliare, Napoleone Bonaparte soggiornò infatti in occasione della battaglia di Lodi nel 1796. Dell'antico castello, eretto dai Pusterla, rimane una torre merlata, a due corpi sovrapposti, recentemente restaurata. Al Seicento risalgono la parrocchiale dei SS. Martino e Bartolomeo, la cui facciata venne restaurata nella seconda metà dell'800, e la chiesa di San Bernardino.
Storicamente è attestata la presenza di un importante mercato settimanale, descritto da fonti scritte già dal 1500, e che il Comune contese al feudatario Lampugnani nel 1590 in una disputa risolta dal Senato di Milano con il riconoscimento alla Comunità del diritto sulla piazza.
Particolarmente degni di nota sono gli avvenimenti legati alle apparizioni mariane avvenute, secondo la tradizione, nel 1574, che diedero l'avvio alla devozione per la Madonna dei Cappuccini e furono all'origine dell'edificazione dell'omonimo santuario, situato dove anticamente sorgeva la chiesa di San Salvario e affidato alla comunità religiosa francescana. Il santuario è meta di pellegrinaggi, e vi sono custodite le spoglie del Venerabile Padre Carlo da Abbiategrasso, per il quale è in corso la causa di beatificazione.
In età napoleonica (1809-16) al comune di Casalpusterlengo furono aggregate le località Pizzolano, Vittadone e Zorlesco, ridivenute successivamente autonome, con la costituzione del regno Lombardo-Veneto. Nel 1869 si pensò di unirgli il comune di Pizzolano, ma subito ci si ripensò. Nel 1929 vennero aggregati i comuni di Vittadone e Zorlesco.
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