La chiesa di Santa Maria foris portas si trova nel comune di Castelseprio in provincia di Varese, su un'altura distante duecento metri dalla cinta muraria di un antico castrum, da cui l'appellativo in latino medievale.
STORIA
Castelseprio è conosciuto per la zona archeologica, il borgo fortificato che fu capoluogo del Contado del Seprio. Castelseprio sorse come postazione difensiva nell'epoca delle invasioni barbariche intorno al IV secolo. Da Sibrium, nome latino di Castelseprio, passava la via Novaria-Comum, strada romana che congiungeva Novaria (la moderna Novara) con Comum (Como) passando per Sibrium (Castelseprio).
I domini del Seprio andavano dal Lago di Lugano al monte Ceneri, a Parabiago, fino a Ponte Chiasso, alla valle d'Intelvi e al Ticino, al lago Maggiore. Castelseprio divenne in epoca bizantina capitale amministrativa, giudiziaria e militare e mantenne la propria importanza fino a quando Milano e Como cominciarono a insidiarlo per impadronirsi del vasto territorio.
Fu distrutta dai milanesi nel 1287 con il tradimento di alcuni alpigiani della valle dell'Ossola. Ottone Visconti, arcivescovo di Milano, decretò che la roccaforte non venisse mai più ricostruita. Vennero risparmiati solo gli edifici sacri.
Per cinque secoli la vegetazione ricoprì i resti del castrum. Il castrum è considerato un sito archeologico di importanza europea. Affreschi nella chiesa di Santa Maria foris portas, i resti della Basilica di San Giovanni e quelli di San Paolo. Dello stesso unicum archeologico è il Monastero di Torba, gestito dal FAI.
La zona archeologica è stata dichiarata il 26 giugno 2011 Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, quale parte del complesso di siti archeologici legati al dominio dei Longobardi in Italia ("Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774)").
Nessun commento:
Posta un commento