Compra dunque questa bella tenuta ottocentesca a Casteggio, dal nome particolare che in realtà nasce da un errore. Frecciarossa deriva dalla trascrizione erronea del toponimo antico Fraccia Rossa, cioè “frana rossa,” a dire della terra argillosa, solcata da vene ferruginose, frequentemente soggetta agli umori delle acque sotterranee. Una svista del catasto e Frecciarossa diventa il nome della nostra collina.
Questo progetto entusiasma Giorgio Odero, il figlio di Mario. Si laurea in Agraria per poter seguire i vigneti della tenuta e poi va in Francia a perfezionare il mestiere, perché nessuno come i francesi allora e ancora oggi sa vinificare il pinot nero, vitigno con il quale aveva deciso di misurarsi.
Fa un’esperienza in Borgogna e poi in Champagne, impara, torna con idee nuove, punta sulla qualità. I vini sono venduti in bottiglia, non è per nulla consueto all’epoca.
Hitchcock li beve al Villa d’Este, ha la gentilezza di far sapere a Giorgio quanto li apprezzi. Sono gli anni Venti del secolo scorso e Frecciarossa è già un marchio conosciuto al di fuori dei confini dell’Oltrepò Pavese.
Alla fine del proibizionismo, nel 1933, sono tra i primissimi vini italiani a entrare sul mercato americano, come testimonia il numero 19 del Marchio di Esportazione.
Margherita Odero affianca suo padre, ha la stessa tenacia e la stessa passione. Nel 1990 rinnova la cantina e inizia ad avvalersi della consulenza dell’enologo Franco Bernabei, che poi nel 2000 sarà sostituito da Gianluca Scaglione, a tutt’oggi parte della squadra insieme a Cristiano Garella.
L’azienda è aperta per visite in cantina, degustazioni e acquisti con il seguente orario:
• lunedì-venerdì: 09:00-17:30;
• sabato, domenica e festivi: contattare +39.392.9289950 (Alessandro).
Per informazioni sull’organizzazione di matrimoni a Frecciarossa:
• 393.9103208 (Romina);
• romina@frecciarossa.com.
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