La più antica attestazione del nome è invece documentata da una pergamena conservata nell'archivio capitolare della Curia vescovile di Bergamo relativa ad un atto di vendita stipulato (Actum vico Pociolo) nel marzo del 1044 per la vendita di alcuni beni in Medolago. Nel 1191 è invece attestato il nome Pozolo in un'altra pergamena relativa alla vendita di alcuni terreni proprio a Pozzuolo Martesana.
A partire dal XIII secolo è documentata la sua appartenenza alla pieve di Gorgonzola.
In età napoleonica (1809) furono aggregati a Pozzuolo i comuni di Bisentrate e Trecella, e due anni dopo Bellinzago. Tutti i centri recuperarono l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1864 Pozzuolo assunse il nome ufficiale di Pozzuolo Martesana, per distinguersi da altre località omonime.
Nel 1869 Bisentrate e Trecella furono aggregati definitivamente a Pozzuolo Martesana.
FRAZIONI
Porro, Piola, San Giuseppe
Trecella
Trecella era una località agricola di antica origine. Nell'ambito della suddivisione in pievi del territorio milanese, apparteneva alla Pieve di Gorgonzola.
Registrato agli atti del 1751 come un villaggio milanese di 500 abitanti saliti a 551 nel 1771, alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 Trecella risultava avere 600 residenti. Dopo la riforma amministrativa napoleonica del 1809, Trecella fu frazione di Pozzuolo, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1853 il comune contava 950 abitanti, scesi a 848 nel 1861. Nel 1869 Trecella fu aggregata definitivamente a Pozzuolo Martesana riprendendo l'antico modello napoleonico.
Bisentrate
Registrato agli atti del 1751 come un villaggio milanese di 148 abitanti, alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 Bisentrate risultava avere 150 residenti. Nel 1809 un regio decreto di Napoleone determinò la soppressione dell'autonomia municipale per annessione a Pozzolo, ma il Comune di Bisentrate fu poi ripristinato con il ritorno degli austriaci nel 1816. L'abitato crebbe poi lentamente, tanto che nel 1853 risultò essere popolato da 268 anime, salite a 269 nel 1861. Fu un decreto di Vittorio Emanuele II a decidere la soppressione del municipio, annettendolo a quello di Pozzuolo Martesana riprendendo l'antico modello napoleonico.
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