Dopo la morte di lei, nel 1498, lo Sforza cedette il Mulino, con i terreni circostanti, ai Domenicani di Santa Maria delle Grazie di Milano, i quali ne tennero la proprietà fino alla calata di Napoleone, che confiscò BUONAPARTE di questi possedimenti.
Nel 1803, il Marchese Saporiti riscattò dallo stato napoleonico il Mulino e tutta la tenuta della Sforzesca, lasciando, poi, tutto il patrimonio in eredità al nipote Rocca di Reggio Emilia, cui Carlo Alberto, re del Piemonte, avrebbe riconosciuto il Marchesato della Sforzesca, nel 1845.
A seguito di una divisione ereditaria Mora Bassa passò ai Conti milanesi Archinto Gropallo Saporiti che, nel 1988, cedettero il tratto di Roggia Mora con i relativi edifici idraulici, all’Associazione Irrigazione Est Sesia, che ne è l’attuale proprietaria.
Nel 2000, come precedentemente anticipato, grazie alla volontà dell’Est Sesia e con il contributo della Regione Lombardia e del Comune di Vigevano, il Mulino diventò sede museale.
Le antiche sale di Mora Bassa ospitano una mostra didattica sulle trasformazioni territoriali operate dalla rete irrigua; la mostra, composta da quaranta grandi pannelli, è intitolata “L’acqua disegna il paesaggio“.
Intorno al manufatto, alimentato dalle acque dell’antinca Roggia Mora, aleggiano interessanti richiami di storia e di leggenda che riportano alla figura di Leonardo da Vinci. In questo ambito l’Ecomuseo ospita un’importante mostra permanente costituita dai modelli in legno, funzionanti, di macchine leonardesche, mostra curata dall’Associazione culturale “La Città Ideale“, la quale gestisce le visite e organizza appositi laboratori didattici.
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martedì | Chiuso |
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venerdì | Chiuso |
sabato | 14:30–18 |
domenica | 10:30–12:30, 14:30–18 |
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