CARAVAGGIO (Bg)

MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE

Santuario di Caravaggio

Chiesa dei Santi Fermo e Rustico

è l'edificio di culto principale del borgo, in stile gotico-lombardo, edificata nel XIII secolo, probabilmente su un edificio sacro preesistente. La facciata è caratterizzata da un portale centrale in marmo, sovrastato da un grande rosone a dieci raggi. La colorazione diseguale del cotto della facciata, unitamente alla presenza di alcune finestre mai aperte, porta a pensare a numerose modifiche intervenute in corso d'opera rispetto al progetto originario. La chiesa è affiancata da un campanile alto 76 metri, edificato nel 1500 per volere del governatore Giovanni Dandolo.

Monastero di San Bernardino

il complesso monastico di San Bernardino da Siena comprende la chiesa di San Bernardino e il monastero di santa Maria degli Angeli. Fu consacrato nell'anno 1489, datando l'erezione appena dopo la morte del santo 1444 e la quasi immediata canonizzazione, avvenuta nel 1450 da parte del papa Nicolò V.

Chiesa di San Giovanni

adiacente all'Ex Ospedale Monastero dei Cistercensi nella centrale via Roma, la chiesa di San Giovanni è sconsacrata ma presenta notevoli pregi architettonici conservati abilmente dai frati Cistercensi durante i lavori di ristrutturazione eseguiti nel 1600. La chiesa presenta una piazzetta cinta da un cancello dalla quale è possibile apprezzare la bellezza della facciata nonostante la sua altezza rispetto alla larghezza della piazza stessa. L'interno grazie alle lesene con capitello composito e alla complessa trabeazione col fregio a rilievo plasticato, che scorre sopra le stesse mostra una pregevole opera architettonica che esplica solennità ma anche raccoglimento. Il presbiterio è piuttosto breve, il coro semiottagonale, e l'altare in stile barocco è tutto di marmi intarsiati, degno di nota è un paliotto di scagliola con raffigurata l'apparizione della Vergine donato alla chiesa nell'anno 1710. L'edificio, ora di proprietà dell'Amministrazione Comunale è destinato ad ospitare, nel prossimo futuro, il Centro Studi su Michelangelo Merisi detto il Caravaggio che vedrà mostre a tema, la storia del Pittore, aule didattiche e un centro congressi.

Chiesa di San Giuseppe

sorge nel complesso agreste denominato "Montizzolo" ed è dedicata a San Giuseppe, seppur negli anni vi venne anche venerata Santa Eurosia. Viene restaurata diverse volte tra il 1674 e il 1748 come dimostra anche un mattone recante le date dei restauri, oggi si presenta con una navata e una piccola sagrestia. Spogliata nel 1970 degli arredi seicenteschi per renderla più moderna ed attuale, oggi viene curata dagli addetti ai cascinali del Montizzolo che provvedono anche alla Santa Messa.

Chiesa di Santa Elisabetta

risalente al XVII secolo, è un edificio di culto minore situato nel centro storico, a poche decine di metri dalla chiesa parrocchiale; vi sono annessi un campanile coevo ed un edificio che fu sede del monastero delle Agostiniane, la cui presenza in città è testimoniata a partire dal 1480.

Chiesa di Santa Liberata

è un piccolo edificio di culto dalla caratteristica pianta esagonale, situato a poca distanza dal centro storico cittadino, nel rione Seriola, appena fuori porta. Si ritiene che l'edificio abbia origini cinquecentesche; sugli affreschi conservati all'interno della struttura viene riportata la data 1540.

Ospedale Vecchio e Monastero Cistercense

fu sede fino al 1971 dell'ospedale. È questo un corpo di fabbrica che fu annesso alla fine del Seicento al nucleo vero e proprio del Monastero di San Giovanni Battista affacciato su Via Roma, appartenuto prima all'Ordine degli Umiliati e dedicato ai Santi Pietro e Paolo; poi, soppresso l'Ordine nel 1582 da Papa Gregorio XIII, chiesa e monastero vennero assegnati ai Cistercensi che vi si insediarono nel 1603 e nel ventennio successivo ristrutturarono il complesso nel modo in cui è ora visibile. La ristrutturazione attribuita in un primo tempo a Pellegrino Tibaldi, l'architetto del Santuario, sarebbe invece opera di Giulio Cesare Mangone (fratello di Fabio) uno dei maggiori architetti del barocco milanese. Parte dell'edificio annesso, che fu adibito ad ospizio, fu venduto verso la fine del 1800 all'Ospedale che, dopo la soppressione dell'ordine dei Cistercensi avvenuta nel 1798, acquistò anche l'immobile del Monastero.

Attualmente il monastero non è accessibile al pubblico.

Palazzo Gallavresi 

(o Palazzo della Marchesa) è uno degli edifici più antichi della città; si tratta di un edificio pubblico risalente con ogni probabilità alla seconda metà del XIII secolo, situato all'interno del centro storico. Dal 1947 è sede dell'amministrazione comunale, venne profondamente ristrutturato nel 1981.

Villa Clelia

sul lato destro della Circ. XXV Aprile, cinta da un muro, si apre all'interno dell'omonimo parco la residenza privata. Qui nacque nel 1869 Amilcare Bietti oculista di fama internazionale e autore di un trattato di oftalmologia ritenuto un testo fondamentale per la medicina. Morto nel 1930 ebbe un figlio, Giovanni Battista che ne seguì le orme con successo fino a diventare Direttore della Clinica Oculistica dell'Università di Roma nel 1955.

Villa Rocchi

affacciata sulla Circonvallazione XXV Aprile e protetta da un fossato, è appartenuta alla Famiglia Rocchi molto in vista in città.

Casa del Fascio

L’edificio è stato completato ed inaugurato nel 1939. Venne utilizzato come sede del Partito Nazionale Fascista fino al 1945, quando la città fu liberata dal regime fascista. Da allora è stato utilizzato come sede per alloggi per famiglie disagiate.. La struttura è caratterizzata da mattoni a vista e da un imponente peristilio in cui si svolgevano manifestazioni di carattere politico. Sebbene siano ancora visibili tracce della scritta

«Nel segno del littorio abbiamo vinto. Nel segno del littorio vinceremo.»

l'unico superstite tra i fregi è l’aquila fascista.

Pinacoteca civica di Caravaggio

in Lombardia, è costituita dalla quadreria di proprietà della città, e consiste di un'esposizione permanente ospitata all'interno del Palazzo Gallavresi, attuale sede dell'amministrazione comunale.

Le opere presenti includono dipinti di Nicola Moietta e Cristoforo Ferrari de' Giuchis, risalenti al XVI secolo; di altri autori del XVII e del XVIII secolo; e di Luigi Cavenaghi e Giovanni Moriggia, del XIX secolo.

Oltre ai numerosi dipinti, il palazzo ospita anche un busto di Enrico Pancera raffigurante Emilio Gallavresi, deputato caravaggino per il Partito Socialista Italiano nella seconda metà del XIX secolo.

Museo navale Ottorino Zibetti,

Il teatro Amerighi fu un importante edificio del centro storico, costruito nel 1910 ed estremamente attivo nel primo dopoguerra; in stile liberty, presentava al suo interno palchi in legno rivestiti di velluto e divenne per alcuni decenni il fulcro della vita culturale cittadina. Fu però demolito poco dopo la seconda guerra mondiale.


STORIA

Caravaggio è anche nota per aver dato il soprannome a Michelangelo Merisi, celeberrimo pittore italiano, i cui genitori erano originari del paese, ma che poi si trasferirono a Milano, dove nacque il pittore. Per lungo tempo si è ritenuto che il Merisi fosse nato a Caravaggio, dato che egli stesso dichiarò, in un documento ufficiale dell'Ordine cavalleresco di Malta, di essere nato in città, e gli archivi parrocchiali corrispondenti agli anni della presunta nascita del Caravaggio, intorno al 1571, sono andati perduti.

Da Caravagium, nome romano di Caravaggio, passava la via Mediolanum-Brixia, che collegava Mediolanum (Milano) con Brixia (Brescia) passando anche da Cassianum (Cassano d'Adda).

Il nome della moderna Caravaggio appare per la prima volta in un documento del 962. Non vi sono documenti antecedenti, e sul processo di formazione di Caravaggio manca ogni testimonianza; è tuttavia opinione comune che la sua origine non sia romana, ma da ricollegarsi alla presenza di un precedente insediamento longobardo

I documenti che riguardano la città continuano ad essere scarsi sino almeno al XII secolo. In un documento del 1182 viene citato per la prima volta il Comune Caravagii, che risulta essere il comune più antico della Gera d'Adda.

Nel 1186 il Barbarossa assegnò quasi tutta la Gera d'Adda, Caravaggio compresa, alla communitas mediolanensis, dando inizio a una lunga stagione di guerre ed occupazioni fra Milanesi e Veneziani che avrebbero interessato l'intera regione sino al Risorgimento.

Nel 1237, dopo la Battaglia di Cortenuova vinta dalle truppe di Federico II, il castrum di Caravacium viene occupato dagli imperiali, insieme ad altri castelli 'oltre l'Adda', come riportato dalla cronaca piacentina dell'anonimo ghibellino.

Nel 1335 Caravaggio venne occupata da Azzone Visconti, che aveva vinto a Vaprio l'esercito della Santa Sede; con lui iniziò il dominio della dinastia viscontea. Nel 1427/1437 la città venne occupata dalle truppe venete comandate da Francesco Sforza, che, passato alla Repubblica Ambrosiana, la rioccupò per conto dei milanesi sconfiggendo le truppe di Bartolomeo Colleoni nel 1448.

Assunta la Signoria di Milano, lo Sforza venne a patti con Venezia e le cedette una nuova volta l'intera Gera d'Adda, che tuttavia tornò sotto Milano nel 1452

Dopo qualche anno di tranquillità, l'arrivo di Luigi XII, alleato dei veneziani, segnò, con il 1499, la ripresa delle guerre e dei saccheggi, che avrebbero caratterizzato la vita del borgo sino alla fine del XVI secolo.

Nel 1524 Caravaggio fu interessata da un saccheggio ad opera di Giovanni delle Bande Nere; ancora, nel 1629 la città subì la discesa dei Lanzichenecchi, che al saccheggio aggiunsero la peste. La popolazione si ridusse di un terzo: si stima che oltre 3600 caravaggini morirono per la malattia. Nel 1529 il duca di Milano, Francesco II Sforza, nominò marchese di Caravaggio il fratello Giampaolo.

Agli spagnoli subentrarono, nel 1707, gli austriaci; il passaggio di dominazione non diede luogo ad avvenimenti di rilievo. Un secolo più tardi, nel 1796, la Gera d'Adda fu occupata dalle truppe di Napoleone Bonaparte; dopo la sua caduta, ad ogni modo, l'Austria rioccupò la Lombardia.

Terminate le guerre risorgimentali, Caravaggio trovò finalmente un periodo di relativa tranquillità. Alla fine del XIX secolo il borgo aveva raggiunto ormai i novemila abitanti, nonostante le condizioni sanitarie generali deficienti per via della diffusa presenza di risaie nelle campagne circostanti. Il XX secolo si aprì con un miglioramento della situazione; l'ammodernamento dell'agricoltura e la scomparsa delle risaie, assieme alla nascita dell'industria, avevano allontanato lo spettro della malaria e aperto nuove occasioni di lavoro. Caravaggio divenne comune nel 1954.

Nel novembre 2020, durante gli scavi nell'oratorio locale, sono state portate alla luce le mura medievali della città.

FRAZIONI

Vialdengo, 

Masano

L'origine del centro abitato, che (secondo le fonti disponibili) non fu mai comune indipendente, è antica e pressoché sconosciuta; documenti pervenuti sino a noi riportano che nel 1193 vi fu eretta una chiesa dedicata a san Vitale"com'era stata la chiesa precedente nel castello vecchio di Masano". Tale osservazione lascia dunque intendere che il borgo fosse già stato attivo durante i secoli barbarici. Non si può escludere che la scelta di san Vitale abbia un legame con la vicina frazione di Vidalengo (dal latino Vitalis).

Nel X secolo è documentata la presenza, all'interno dell'abitato, dei signori Carrarii, che successivamente divennero vassalli del vescovo di Cremona.

Sulla strada che conduce il capoluogo alla vicina cittadina di Bariano è tuttora presente un cippo in pietra risalente al 1758, che segnala il passaggio dell'antico confine fra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano.

Nessun commento:

Posta un commento

GROTTE DI RESCIA (Co)

  Le sette Grotte di Rescia, unite in un unico complesso agli inizi del ‘900, si snodano lungo un  percorso turistico di ca. 500 m  alle pen...