GROTTE DI RESCIA (Co)

 Le sette Grotte di Rescia, unite in un unico complesso agli inizi del ‘900, si snodano lungo un percorso turistico di ca. 500 m alle pendici dei monti, sul versante orientale del Lago Ceresio.

Queste caverne, già dal ‘700 meta di turisti provenienti da tutta Europa, rappresentano una rarità a livello nazionale e ciò in relazione alla loro origine: si tratta, infatti, di cavità originate all’interno di colate di travertino, conosciuto impropriamente come “tufo”.

L’azione dell’acqua, perdurata nel corso degli anni, ha scavato una serie di vuoti nel travertino depositandovi spettacolari concrezioni.
Le Grotte di Rescia offrono la possibilità di osservare da vicino la “vita” di una grotta, dallo stato attivo, ancora in crescita, a quello fossile. Inoltre, situazione unica nel suo genere, uniscono la visita di una grotta a quella di un orrido, l’orrido di Santa Giulia con la sua cascata alta ca. 70 m.

Un percorso espositivo-didattico, costituito da 14 pannelli in lingua italiana, inglese e tedesca, guida i visitatori alla scoperta di questo affascinante sito, raccontandone la storia e la formazione geologica nonché i tipi di concrezioni che vi è possibile incontrare.

Grotte Lago Lugano: le sette Grotte di Rescia rappresentano un gioiello naturale del Lago Ceresio, della Valle D'Intelvi e dell'intera Provincia di Como. Davvero imperdibile!

DURATA DEL PERCORSO: ca. 40 minuti
VISITE GUIDATE GROTTE LAGO LUGANO SU RICHIESTA: durata circa 60 minuti

per scoprire come raggiungerli: clicca qui!


Le grotte di Rescia ospitano durante l'anno eventi culturali e  mostre di arte e fotografia. Inoltre, durante il periodo natalizio le Grotte di Rescia accolgono la caratteristica rappresentazione natalizia "Natale in Grotta"! Scopri di più! 

SANTA MARGHERITA (Co)

Santa Margherita,

è una delle frazioni che costituiscono il comune di Valsolda, comune sulla sponda del Ceresio, (detto anche lago di Lugano, raggiungibile tramite due sentieri pedonali, uno dei sentieri partiva da Righeggia, frazione di Osteno in funicolare, oppure via via lago, ragion per cui è rimasto disabitato;

La ferrovia funicolareche collegava Lanzo con Santa Margherita di Valsolda, e quindi la Valle Intelvi con il lago di Lugano, fu progettata e realizzata dalla Società funicolare Santa Margherita allo scopo di agevolare il turismo. Inaugurata nel settembre del 1907, dopo il periodo d'oro della Belle Epoque, l'espansione della motorizzazione privata, in particolar modo, comportò un calo così decisivo di passeggeri che provocò seri problemi di gestione sicché la funicolare compì la sua ultima corsa il 19 settembre del 1977. Si possono ancora vedere due vagoni, uno a ciascun capolinea, il tracciato e i gradini della scala che fiancheggiava il percorso ed era utilizzata per la manutenzione (ad oggi impraticabile perché molti di essi mancanti).

Vi era la caserma delle guardie di finanza, trattandosi di un posto di confine. Oltre la caserma, un nucleo di case, che oggi sono quasi del tutto in rovina, una chiesetta, un albergo ristorante di vaste proporzioni.
Tra la chiesa e l’albergo c’era anche l’approdo dei battelli, che vi giungevano con regolarità portando frotte di turisti festanti, che venivano accolti dal rumore lieto della fontana, ricca di ninfee e pesciolini rossi, mentre ora non butta nemmeno più.
Resta il rudere dell’imponente edificio, mentre sulla facciata a lago s’intravedono i caratteri, peraltro incompleti, che formano la scritta RISTOR: tutto quello che rimane dell’antico RISTORANTE.
I visitatori andavano a Santa Margherita per visitare le vicine Grotte di Rescia, oppure l’orrido della Pescara, poco sopra l’abitato, sulla strada per Claino, ove precipitano a cascata nel Ceresio (Lago di Lugano) le acque del torrente chiamato Telo di Osteno per distinguerlo dall'omonimo che sfocia, ben più placido, nel Lario ad Argegno. L'acqua scorre in una lunga fenditura nella roccia e forma il famoso Orrido detto "la Pescara". La località divenne famosa fin dall'Ottocento, quando iniziò il turismo internazionale sui laghi lombardi, proprio per il suo Orrido, detto anche di Osteno. Fu reso celebre dallo scrittore Antonio Fogazzaro che lo descrisse nel suo romanzo “Malombra” del 1881. Anche il premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello nomina l’orrido nella poesia “Lago di Lugano”.
Attualmente l'Orrido è visitabile solo in barca.
Il paese è visitabile oggi solo  la prima domenica di luglio, quando ogni anno la proloco di Valsolda organizza una festa che rianima le vie di questo paese fantasma consentendo al visitatore di visitarne i luoghi e pranzare in riva al lago.

GROTTE DI RESCIA (Co)

  Le sette Grotte di Rescia, unite in un unico complesso agli inizi del ‘900, si snodano lungo un  percorso turistico di ca. 500 m  alle pen...