iIl museo nato nel 1871 dall'iniziativa di studiosi e appassionati locali animati dall'intento di raccogliere testimonianze storiche e archeologiche del territorio varesino, il museo venne notevolmente ampliato nel 1924 con la donazione della collezione del marchese Andrea Ponti, finanziatore e promotore di ricerche archeologiche presso l'Isolino Virginia, sito palafitticolo preistorico (oggi tutelato dall'UNESCO) collocato su una piccola isola del lago di Varese di cui egli fu proprietario.
Il materiale conservato presso il Civico museo archeologico, proveniente da scavi sistematici (come l'Isolino Virginia e Bodio Lomnago), da scoperte fortuite (come la Seconda Tomba del Guerriero, portata alla luce presso Sesto Calende durante alcuni lavori edili) e da donazioni private (come quella della prestigiosa collezione del marchese Ponti), si presenta assai variegato e poliedrico. I reperti coprono un arco cronologico estremamente ampio che comprende la Preistoria (particolarmente rappresentati sono il Mesolitico e Neolitico), la Protostoria (età del Bronzo ed età del Ferro), il periodo romano (rappresentato da materiali provenienti prevalentemente da necropoli e sepolture) e l'epoca altomedievale (periodo dei Longobardi).
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