Febbraio 1525. L’armata imperiale spagnola toglie ai Francesi, che se ne erano impadroniti nel 1500, il castello di Sant’Alessio, che poi è assediato da Giovanni delle Bande Nere. L’edificio subisce rilevanti danni ma non è riconquistato. Prima dell’alba del 24 febbraio gli Spagnoli lasciano il fortilizio e gli altri loro acquartieramenti e vanno a vincere la Battaglia di Pavia.
Durante l’assedio, il castello è pesantemente danneggiato, con la perdita definitiva della porta fortificata antistante l’attuale chiesa del villaggio. Negli anni successivi è restaurato, probabilmente con cura negli interni ma più frettolosamente nelle pareti esterne. Ultimi fuochi della vita cortese: Sant’Alessio è al centro dell’attività diplomatica e culturale di Alfonso Beccaria.
Il borgo di sant’Alessio, come dice il nome del suo Santo patronimico è già da secoli tappa o almeno sul percorso dei pellegrini romei e diretti in Terrasanta. Estinto il ramo dei Beccaria che ne aveva fatto una specie di feudo –feudo che Sant’Alessio formalmente non fu mai- gli eredi trasformano il castello in ospizio per i pellegrini. Umiliato da lavori irrispettosi delle sue bellezze artistiche e architettoniche, il castello è però arricchito, nel piano terra della torre ristrutturata, da affreschi di grande interesse iconografico; i piani superiori, resi accessibili da un ponte e da scale in muratura, sono adibiti ad alloggio per i viandanti.
Il castello è progressivamente degradato a stalla, uffici, scuola, granaio. Usato come stalla e prigione dall’occupante tedesco, è infine abbandonato.
Restauro dell’edificio e creazione dell’Oasi. Il castello di Sant’Alessio torna parzialmente all’antico splendore (qualcosa di ognuno dei......cicli di affreschi si è salvato, ma con perdite quantitative rilevanti) e diventa il centro nevralgico dell’Oasi naturalistica di Sant’Alessio che ha reintrodotto in Italia specie scomparse da secoli, come la Cicogna bianca, il Mignattaio, la Spatola......
L’edificio si è in tal modo riappropriato di una delle antiche funzioni dei castelli: non solo residenza dei Signori e luogo fortificato, ma anche centro nevralgico di attività di grande rilievo sociale.
La giovane generazione della famiglia Salamon spera di riscattare il castello e l’Oasi di Sant’Alessio, attualmente proprietà di terzi, che però li gestiscono con generoso disinteresse. Ripresa dell’attività di restauro e, rispettando le architetture e lo spirito del luogo, ulteriore miglioramento della capacità di uso da parte dei visitatori.
Febbraio- marzo: sabato, domeniche e festivi dalle 10.00 alle 16:00
da aprile a settembre: tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00 (week end e festivi, 10:00- 18:00)
dal 1 ottobre: sabato e domeniche dalle 10:00 alle 16:00
dal 1 novembre sabato e domeniche e festivi dalle 10:00 alle 16:00
DAL 14 NOVEMBRE A TUTTO GENNAIO: CHIUSO
Adulti: € 16
Ridotti: bambini dai 3 ai 12 anni: € 13
Portatori di handicap in carrozzella: € 13
Accompagnatori di portatori di handicap in carrozzella: gratuiti
Anziani (+65) giorni feriali (da lunedì a sabato): € 13
ABBONAMENTO 3 INGRESSI €27
ABBONAMENTO ANNUALE INGRESSI ILLIMITATI €120
Per disposizioni veterinarie non è consentito l’ingresso ai cani o altri animali portati dai visitatori.
Tel: 0382 94139
Fax: 0382 953940
email: info@oasisantalessio.com
Nessun commento:
Posta un commento