ORNAGO (Mb)

 

MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE

Chiesa parrocchiale di Sant'Agata

Già nel 1398 in paese esisteva una chiesetta che dipendeva dalla pieve di Vimercate. Dopo essere stata ricostruita sul finire del XVI secolo, venne poi interessata da un rifacimento nel XIX secolo.

Santuario di Ornago

Ornago è nota per il suo santuario dedicato alla Beata Vergine del Lazzaretto, sito nella frazione omonima. Il tempio mariano, edificato nel 1567, custodisce al suo interno un ritratto di Madonna col Bambino con in mano un rosario, dipinto dal pittore Federico da Monza nel 1704. Dal 1714 il dipinto, che campeggia sull'altare maggiore del santuario, è entrato a far parte della tradizione popolare: proprio in quell'anno, caratterizzato da lunghi mesi di siccità, gli ornaghesi attribuirono all'effigie della Madonna con il Bambino la scoperta di una sorgente poco lontana dal luogo di culto, scoperta da tre pastorelli, Francesco Tomasino, Pietro Redaelli e Andrea di Job. Per diverso tempo la Chiesa considerò la sorgente un fatto naturale. Non così la popolazione, che avviò spontaneamente un vero e proprio culto per la fonte, detta “Fontanella di Ornago”

FRAZIONI

Cascina Rossino, Santuario di Ornago

STORIA

Non si hanno molte notizie sulle più antiche vicende storiche di questo centro che, dotato di un castello probabilmente nel XII secolo, secondo alcuni deriverebbe il toponimo, che in documenti medievali compare anche nelle forme di Tuornago e Overnago, da un nome latino di persona e secondo altri dalla lingua celtica; non manca, però, chi si richiama ad una nobile famiglia del luogo, quella degli Avernaghi od Overnaghi. Divenuta proprietà del monastero milanese di Sant'Ambrogio intorno all'anno mille, per la sua vicinanza a Monza e Vimercate risentì inevitabilmente degli eventi che caratterizzarono la loro storia. Grande rilievo vi acquistò la famiglia dei Verri, che possedeva nella zona estese proprietà terriere e il cui più illustre esponente fu Pietro Verri, grande letterato, fondatore della rivista "Il Caffè " e amico di Cesare Beccaria. I Verri e in particolare Pietro, che scelse questo luogo dapprima come semplice residenza estiva e in seguito, dopo la scomparsa della moglie e alcuni insuccessi politici, come sua fissa dimora, influirono sullo sviluppo dell'economia locale, incentivando, sul finire del Settecento, l'allevamento dei bachi da seta. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre alla chiesa parrocchiale, particolare rilievo assume il santuario della Madonna del Lazzaretto o dei Morti, edificato nella prima metà del XVIII secolo sul luogo in cui, stando alla tradizione, si ritiene si sia verificato un evento miracoloso; l'edificio prese il posto di una cappella costruita in memoria delle vittime della peste del 1576.

Nessun commento:

Posta un commento

GROTTE DI RESCIA (Co)

  Le sette Grotte di Rescia, unite in un unico complesso agli inizi del ‘900, si snodano lungo un  percorso turistico di ca. 500 m  alle pen...